Expo 2015 non è al riparo dal fenomeno dei ribassi
Su un totale di 34 bandi di gara finora aggiudicati nel cantiere del sito espositivo sono 23 quelli chiusi con ribassi percentuali oltre la media nazionale. Lo mettono in evidenza i dati pubblicati sul sito Open Expo allestito dalla società Expo Spa per promuovere la trasparenza dell’evento, che in questi giorni continuano a subire modifiche e correzioni in seguito alle segnalazioni degli utenti. Anche per il cantiere dell’esposizione universale a Milano, il massimo ribasso rimane il modo prescelto e più rapido per aggiudicare le gare, senza per forza garantire la scelta dell’offerta qualitativamente migliore.Secondo la relazione della soppressa Autorità di vigilanza sui contratti pubblici nel 2012 (ultimo dato disponibile) il ribasso medio per i lavori è stato del 19,6%. La concorrenza agguerrita tra le imprese ha portato ad aggiudicare finora complessivamente 574,7 milioni di euro, a cui poi si aggiungono i costi di oneri, progettazione e delle varianti che fanno lievitare i costi finali rispetto all’importo aggiudicato (nel secondo grafico viene messa in evidenza la percentuali dei costi aggiuntivi sull’importo aggiudicato iniziale).
Con il totale delle 34 gare pubblicate da Expo Spa, la società ha messo a gara importi per oltre 795 milioni: il ribasso raggiunto sull’importo complessivo si attesta intorno al 27 per cento. Nove gare, in particolare, superano il 30% di ribasso rispetto alla base d’asta iniziale. Sono in pochi, infine, i cantieri ad aver speso finora gli importi aggiudicati (o comunque oggetto di contratto): in base ai dati degli ultimi Sal disponibili (gli attestati relativi allo stato di avanzamento dei lavori) emergono percentuali molto basse, a dimostrare che i lavori ancora devono entrare nel pieno dell’attività (si veda il quarto grafico).
Elaborazione dati e data viz Andrea Gianotti