Torna a crescere, a febbraio, il tasso di disoccupazione: sale di 0,1 punti percentuali rispetto a gennaio, e raggiunge così quota 12,7% (ed è una notizia considerato come nei due mesi precedenti era in costante calo, dopo il picco record del 13,2% registrato a novembre 2014). Febbraio segna anche, sul mese, una riduzione degli occupati (-44mila unità – pure qui dopo due incrementi consecutivi a dicembre 2014 e gennaio 2015). La contrazione congiunturale delle forze lavoro riguarda quasi esclusivamente le donne (-42mila posti); ma in difficoltà ci sono sempre i giovani, il cui tasso di disoccupazione sale al 42,6% (a dicembre 2014 era sceso al 41,3% e a gennaio al 41,2 per cento).
I grafici mostrano l’andamento del mercato del lavoro in Italia ancora in affanno, considerando l’aumento della disoccupazione registrata a febbraio, arrivata a quota 12,7%. In basso il confronto dei tassi di disoccupazione in Europa: la percentuale italiana è più alta della media dell’Eurozona (11,3%) e soprattutto dell’Ue 28 (9,8%) ed è seguita da Spagna e Portogallo. La Germania resta il Paese europeo col minor tasso di disoccupazione (4,8%).
Da Il Sole 24 ORE del 1° aprile 2015, pagina 3.
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