Una famiglia su dieci non ha un libro in casa.
Da rilevare che quasi una famiglia su dieci (9,1%, pari a circa 2,3 milioni di famiglie) dichiara di non avere nemmeno un libro in casa. La percentuale è ampiamente superiore alla media nazionale in Puglia (18,2%), Calabria (16,3%) e Basilicata (16,1%).
La questione meridionale della lettura.
Ancora forti le disuguaglianze professionali con minor diffusione della lettura nel Mezzogiorno. Al Nord ha letto almeno un libro più del 48% dei residenti contro il 28,8% del Sud e il 33,1% delle Isole. Il record dei lettori spetta al Nord-Ovest con il 49,6% dei residenti. La lettura è inoltre molto più diffusa nei comuni centro di area metropolitana, dove la percentuale dei lettori sale al 51%. Le distanze tra le diverse aree del paese sono però ridimensionate per l’attività di lettura e download di libri ed e-book attraverso Internet che riguarda una quota di persone che oscilla tra il 16,4% del Nord-ovest e l’11,9% del Sud Italia e tra il 16,9% degli abitanti dei comuni centro di aree metropolitane e il 13,9% di quelli dei piccoli centri (da 2.001 a 10.000 abitanti).
La spesa in libri nel 2014?
Nel 2014, le famiglie italiane hanno speso 3.339 milioni di euro per libri e 5.278 per giornali, stampa e articoli di cancelleria: rispettivamente 11 e 18 euro al mese, lo 0,4% e lo 0,6% della loro spesa complessiva. Tra il 2010 e il 2014 la spesa delle famiglie per libri, giornali e periodici si è contratta del 18%, quella per articoli di cancelleria del 31%. La riduzione risulta molto più alta di quella registrata complessivamente per l’acquisto di beni (6%).
La scuola non basta.
L’ambiente familiare è un fattore determinante: si stima che legga libri il 66,8% dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni con entrambi i genitori lettori e solo il 30,9% di quelli con genitori che non leggono libri.