539 interventi di soccorso dall’inizio dell’anno da parte della Guardia Costiera, della Marina Militare, della Guardia di Finanza e di unità italiane e straniere dell’operazione Eunavformed, Frontex e Triton.
Dall’inizio del 2016 ad oggi sono arrivati sulle nostre coste 47.740 migranti, il 4% in più rispetto al 2015 e il 15% in più rispetto al 2014.
Su un totale di 47.740 persone sbarcate in Italia nel 2016, il 15% sono di origine Nigeriana, il 10% proviene dal Gambia, il 9% dalla Somalia, l’8% dalla Costa d’Avorio, dall’Eritrea e dalla Guinea, il 7% dal Senegal e dal Mali e il 5% dal Sudan.
Anche in Grecia la situazione non è delle più rosee: nel 2016 sono sbarcati 156.364 profughi, il cui 49% proviene dalla Siria, il 25% dall’Afghanistan, il 15% dall’Iraq, il 4% dal Pakistan e il 3% dall’Iran. A seguito di questi numeri risulta necessario un sistema di accoglienza funzionante ed efficiente, in Italia ma anche in Europa. Secondo le ultime stime ufficiali, al 26 maggio scorso sono state ricollocate appena 674 persone dall’Italia (sulle 39.600 previste tra 2015-2017) e 1.044 dalla Grecia (sulle 66.400 previste). In tutto, 24 Paesi hanno messo a disposizione 7.820 posti su un totale previsto in due anni di 160mila.