Le cinque leghe principali del calcio europeo (Bundesliga, Liga, Ligue 1, Premier Ligue e Serie A) rappresentano il 54% del mercato calcistico continentale e hanno generato ricavi per 12 miliardi di euro nella stagione 2014/2015. A queste si aggiungono le altre leghe con un introito di 7 miliardi e, infine, Fifa, Uefa e le federazioni con 2,5 miliardi di euro. Il totale dei ricavi della stagione 2014/2015 è quindi di 22 miliardi euro.
Un mercato in forte crescita che non è destinato ad arrestarsi. Nella stagione 2012/2013 i ricavi erano intorno ai 20 miliardi di euro, mentre in quella 2016/2017 si attesteranno al di sopra dei 25 miliardi. Il mercato del calcio quindi nel giro di cinque anni registrerà un incremento del 25%.
Dopo l’aumento del 15% nella stagione 2013/2014, i ricavi delle squadre che partecipano ai tornei di Inghilterra, Spagna, Germania, Italia e Francia hanno ottenuto un ulteriore incremento del 6% nella stagione 2014/2015; nel biennio 2016/2017 si arriverà a 15 miliardi di ricavi.
La serie A, nella precedente stagione, si è attestata intorno a 1,8 miliardi di euro con un incremento annuo del 5%; parallelamente la Ligue 1 francese ha registrato una crescita che l’ha portata a 1,4 miliardi mentre i nuovi stadi costruiti o ristrutturati per l’Euro 2016 hanno incrementato i ricavi del 15%.
I club più ricchi del mondo sono Real Madrid e Barcellona con un ricavo di 600 milioni di euro ciascuno. In Francia la situazione è negativa in quanto i club hanno maturato un rosso di 35 milioni mentre in Serie A, nel nostro campionato, sono state registrate perdite per 130 milioni di euro.
Per quanto riguarda il calcio nostrano proiettato agli europei 2016, l’Italia va forte nell’export dei calciatori. Nella storia degli europei di calcio, dal 1960 a oggi, il club italiano più rappresentato è stato la Juventus (con 68 convocazioni), seguito da Milan (51) e Inter (37). In occasione degli Euro 2016 saranno 56 i giocatori delle squadre italiane che vedremo sul campo. Le province più azzurre risultato essere Roma, Milano e Napoli, seguite con buoni numeri da Torino, Massa-Carrara, Bologna, Bergamo, Brescia, Cremona, Lecce e Udine.
In ambito regionale la Lombardia vince con 36 convocati, ma con il passare degli anni la prevalenza del nord si attenua in quanto il sud ha ridotto il gap a livello di impianti calcistici.
Tratto da Il Sole 24 ORE del 06/06/2016, pagina 15