Medagliere, medagliere delle mie brame chi è il più forte del reame? La classifica ufficiale dei Paesi che a Rio hanno conquistato gloria e onore dice che gli Usa sono più corazzata che mai.
Ma il medagliere è un gioco ad incastri che svela storie di sport e di vita, basta rimescolare i numeri. È quello che abbiamo provato a fare mettendo a confronto il totale ponderato delle medaglie con gli abitanti e con il Pil per trovare altre storie. E così Grenada, isola da 100mila abitanti persa nel blu del mar dei Caraibi, si ritrova in vetta: l’argento nei 400 di “The jaguar” James Kirani, 23 anni di reggae e allenamenti in Alabama, fa sì che possa contare su un rapporto migliore fra vittorie e Pil. Il Paese, un paradiso fiscale che vive di agricoltura e spiagge, ha un Pil di spiccioli e quell’unica medaglia – era stata oro a Londra – basta per un’altra vittoria. Poi viene la Giamaica stellare di Bolt e la piccola Corea del Nord. Il Paese, una roccaforte di isolazionismo e dittatura, accoglierà le sette medaglie di Rio come si conviene agli eroi dello sport e della patria, anche se la tristezza del ginnasta Ri Se-gwang, oro nel volteggio maschile, ha fotografato meglio di altro un regime di fame e buio