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tecnologia

Playstation Pro 4 vs iPhone 7? La sfida di console e smartphone nel gaming

Playstation Pro vs iPhone 7, New York-San Francisco. A poco più di 4mila km di distanza e a un’ora di differenza una conferenza dall’altra Sony e Apple hanno presentato console e smartphone nuovi. Qui trovate il cronaca del nuovo iPhone e qui le novità di casa Playstation. La sostanza però, almeno sotto il profilo squisitamente ludico, è che mobile e console gaming hanno finalmente una vocazione chiara. Il mondo delle macchine da gioco casalinghe ha scelto ultra hd (e quindi contenuti ad altissima definizione) e realtà virtuale per affascinare i giocatori e spingerli a mettere sotto la tv una console. Il mondo degli smartphone ha cominciato a fare sul serio costruendo hardware adatto anche al videogioco non solo lato potenza di calcolo ma anche sotto il profilo dei linguaggi di programmazione e delle feature di gestione delle immagini. Ma andiamo con ordine.
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Dopo il lancio a giugno di Xbox One S anche Sony entra nell’era del 4k (o più propriamente Hdr). In pratica Sony ha costruito una scatola da 399 euro (con i nuovi prezzi sono 100 euro in più della Ps4),  per gestire milioni di poligoni e offrire una grafica mai vista prima. Le specifiche tecniche di questa nuova console sono interessanti in particolare lato acceleratori grafici: GPU da 4.20 teraFLOPS, CPU x86-64 AMD Jaguar 8 cores, memoria GDDR5 8GB e hard disk da 1 terabyte. A cosa servirà tutta questa potenza? Non certo unicamente per far girare titoli in 4K ( ndr non sarà 4k nativo ma consentirà di poter giocare aumentando risoluzione sopra i 1080p o scegliere se potenziare il frame rate e quindi la velocità dei fotogrammi).  Anche perché ad oggi sono davvero poche le famiglie con in casa uno schermo Hdr. Secondo Ihs nel mondo quest’anno non verranno distribuiti più di 30 milioni di televisori (si legga il grafico). La crescita procede a tassi altissimi (+132% a/a) ma siamo ancora in una nicchia. La maggiore potenza di calcolo si renderà necessaria per gestire in modo ottimale la realtà virtuale, l’altro volano commerciale che sta agitando l’industria del videogioco. Non a caso anche Microsoft ha annunciato a giugno Project Scorpio, una console nuova che promette di essere ancora più potente e ottimizzata a gestire la Vr). Ed è questo il vero orizzonte delle tanto vituperate console. Offrire contenuti di altissima qualità e profondità. Offrire hardware con un ciclo di vita più corto (un tempo le console duravano dai 5 ai dieci anni). Avvicinarsi così anche nel modello di business a quello che a tutti gli effetti appare il loro vero nemico naturale: il telefonino. E qui veniamo ad Apple.


L’ingresso di Shigeru Miyamoto, il papà di Super Mario, in apertura della conferenza di Apple ha sancito quello che si era intuito da tempo. I produttori di contenuti (anche i più integralisti come Nintendo) non possono più limitarsi al mondo console. E con le specifiche tecniche, il cloud e i servizi in streaming possono offrire giochi con una qualità non inferiore a quelle delle macchine da gioco casalinghe. Come dire, tecnologicamente oggi uno smartphone può servire davvero anche per giocare ad alto livello. “Abbiamo creato Super Mario Run per essere perfetto da giocare su iPhone”, ha dichiarato Miyamoto. “Super Mario si è evoluto ogni volta che ha incontrato una nuova piattaforma di gioco e per la prima volta in assoluto, i giocatori potranno divertirsi con un gioco completo di Super Mario usando una mano sola. Avranno così la libertà di giocare mentre prendono la metropolitana o, ancora meglio, mentre mangiano un hamburger.” Quella di Nintendo non è una esclusiva. Attualmente nove smartphone su dieci appartengono al mondo Android (Google). A dicembre uscirà Super Mario per iPhone successivamente atterrerà sugli altri apparecchi. Non parliamo quindi di un matrimonio. Quello di ieri è più altro un gesto simbolico che sdogana a tutti gli effetti l’affermarsi dei device mobili come punti di ingresso di una piattaforma di gaming sempre più ampia. Samsung con l’S7 e ora il nuovo iPhone hanno compiuto importanti passi per facilitare e ispirare il compito degli sviluppatori di videogiochi. Ma a impressionare sono i numeri del mercato mobile ludico (si veda i grafici). E la qualità dei titoli in circolazione. Quella del mobile e delle console restano comunque esperienze diverse, va detto. Sopratutto ora che l’asticella si è alzata con 4k e realtà virtuale. Tuttavia, la direzione (si vede l’ingresso di Playstation Now su Pc e la  Microsoft su Windows 10) sembra essere quella di, da un lato rendere sempre di più il videogioco un servizio liquido, multipiattaforma e indipendente dalle specifiche hardware (come ai tempi d’0ro del pc gaming), dall’altro offrire una sorta di specializzazione legata a un hardware destinato così a cambiare più frequentemente. Come dire, i telefonini diventeranno sempre più console, e le console più telefonini.