Italia, più di 7500 reati denunciati ogni giorno. Ma in generale si registra un arretramento delle denunce dei reati nel 2015: a crescere poche tipologie, come le truffe e le frodi informatiche, le estorsioni o il riciclaggio/impiego di proventi illeciti, delitti in qualche modo “virtuali” e meno “concreti” di altri quali scippi, borseggi, effrazioni che maggiormente influenzano la percezione della sicurezza. È abbastanza soddisfacente il quadro di massima che scaturisce dalle statistiche provinciali e regionali sull’attività delittuosa nel 2015, fornite al Sole 24 Ore dal ministero dell’Interno, dipartimento della Pubblica Sicurezza. Ma se nel complesso la situazione appare migliorata, sul territorio frequenza, volumi e trend dei diversi generi delittuosi si distribuiscono in maniera differenziata, facendo emergere una “specializzazione” geografica e social-economica delle attività criminose lungo la penisola o comunque evidenziando livelli di vulnerabilità diversi. Ma ecco che cosa ci raccontano i “numeri”.
Dataviz ed elaborazione dati Andrea Gianotti.
Nel 2015, ultima annualità consolidata disponibile, il totale dei delitti denunciati all’autorità giudiziaria è diminuito del 4,5% (2,7 milioni contro i 2,8 dell’anno precedente), in misura superiore che nel 2014 (-2,7%) e dopo i saldi negativi del precedente triennio (+2,6% nel 2013, +1,3% nel 2012 e + 5,4% nel 2011).
Inoltre, l’arretramento delle denunce interessa quasi tutte le tipologie di reati. Nel dettaglio, i furti totali sono calati del 7% (meno di 1,5 milioni, pur continuando a pesare per oltre la metà sul totale delle denunce). All’interno della “macrocategoria” furti, la sottocategoria ”furti in casa” è la più numerosa (235mila casi), ma il trend appare in calo dell’8,3% andando così a indebolire uno degli argomenti più gettonati da alcune forze politiche a sostegno della riforma della “legittima difesa” (si veda il Sole 24 Ore del 21 aprile scorso). Terza “sottocategoria” più frequente è quella dei borseggi che scendono a 173mila (-3,6%); frequenti poi in furti d’auto, sotto i 115mila casi (-4,6%), quelli nei negozi (- 4% a quota 102mila) e gli scippi (- 7%, neppure 18mila casi). E ancora: diminuite del 10% le rapine (35mila), gli omicidi volontari consumati (“solo” 469 nonostante la piaga del femminicidio), i tentati omicidi, i reati di usura e gli altri delitti in generale.