Dal 2017 andrà in scena un nuovo Piano per il made in Italy, che si articolerà in un’offensiva nei mercati asiatici, spinta sull’e-commerce e maggiore sostegno ai beni strumentali. Le iniziative saranno supportate da 203 milioni di euro. Si prevede di determinare, in questo modo, un aumento del 3.9% dell’export nei prossimi tre anni. Una manovra importante volta a premiare un settore che ha tenacemente resistito al periodo di crisi, mantenendo tra 2013 e 2015 una quota stabile al 2.8%.
Nello specifico si punterà su 28 Paesi, di cui 8 in Asia. Alle iniziative rivolte a Oriente, in particolare, andrà un budget di 31.6 milioni di euro (il 5.4% di quanto messo in campo nel 2016). Si mira anche a mantenere il livello di investimenti negli Stati Uniti e in Unione europea e a rilanciare la Russia (dove l’export italiano è calato del 31% nel biennio 2013-2015).
Una novità riguarderà i settori . Se infatti tra 2015 e 2016 il piano made in Italy ha dedicato lo sforzo maggiore ai beni di consumo e all’agroalimentare, nel 2017 le azioni saranno mirate al supporto di meccanica e tecnologia industriale, a cui saranno destinati 37.6 milioni di euro.