Se si è mosso uno come Mark Zuckerberg in persona, un motivo ci sarà. E va detto che nonostante la buona volontà (e un assegno a molti zeri), il Ceo di Facebook ha dovuto abbandonare l’idea di portarselo a casa. Il gioiellino in questione si chiama Snapchat, e non chiedete ad un quarantenne come si usa. Non fa per lui.
Un social network? Non proprio. A San Francisco preferiscono chiamarlo “camera company“. Perché Snapchat è immagine, è video, è contenuto che c’è e poi sparisce. Ma è anche (e soprattutto) business.
I numeri, per ora parlano di una startup diventata presto unicorno. Dopo l’ultimo giro di raccolta fondi dello scorso maggio, Snapchat ha una valutazione di 17,8 miliardi di dollari. Inoltre, le previsioni dei ricavi per il 2016 potrebbero superare le precedenti stime degli analisti, comprese tra i 250 e i 350 milioni di dollari. E a marzo è prevista – ma non ancora confermato – la quotazione in borsa con una valutazione di 25 miliardi di dollari.
Ma come cresce il fenomeno Snapchat nel mondo? I numeri in nostro possesso sono questi:
– Sono più di 150 milioni gli utenti attivi ogni giorno in tutto il mondo (e più della metà sono al di fuori degli Stati Uniti)
– Gli utenti attivi quotidianamente in Europa sono più di 50 milioni.
– Gli snapchatters visualizzano più di 10 miliardi di video e inviano più di 1 miliardo di Snaps ogni giorno
– Più di 2/3 degli utenti attivi crea contenuti ogni giorno (un tasso altissimo, rispetto agli altri social)
Mentre in Italia:
– Il 44% degli utenti ha un’età compresa tra i 13 e i 17 anni
– Il 42% dai 18 ai 24
– Il 9% dai 25 ai 34
– Il 6% sono over 35
I profili Official Stories in Italia sono 3:
– L’Inter (interofficial)
– Felipe Melo (felipemelove)
– La Juventus (Juventus)
Altri profili popolari in Italia:
– Chiara Ferragni (chiaraferragni)
– Andrea Damante (andreadamante)
– Mariano Di Vaio (marianodivaio99)
– Greta Menchi (gretelmenchi)
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