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politica

La sentenza della Consulta sull’Italicum e gli scenari

Via il ballottaggio e via la possibilità per i capilista bloccati pluricandidati di scegliersi discrezionalmente il collegio di elezione. La Corte costituzionale consegna al Parlamento una legge elettorale della Camera tendenzialmente proporzionale, con premio di maggioranza solo alla lista che superi il 40%, e con i capilista bloccati destinati al collegio di elezione sorteggiato tra tutti quelli in cui si sono candidati. È questa la «normativa di risulta» dell’incostituzionalità dell’Italicum dichiarata ieri dalla Consulta dopo sei ore di camera di consiglio. Un sistema «suscettibile di immediata applicazione», si legge nel comunicato stampa diffuso dopo la decisione, vale a dire applicabile anche subito, se necessario, per andare a votare. Un sistema che, ovviamente, il Parlamento può prendere così com’è oppure cambiare, per esempio individuando, per la scelta del collegio del capolista bloccato pluricandidato, un criterio diverso dal sorteggio. Che «allo stato» – sottolinea il comunicato stampa – è quello che resta in vita dopo l’incostituzionalità della scelta discrezionale e al quale la Corte si è dovuta attenere pur non considerandolo né il più opportuno né il più logico, non potendosi sostituire al legislatore nella individuazione, assolutamente discrezionale, di un criterio alternativo. Ne parlerà la sentenza, affidata al relatore Niccolò Zanon, che sarà depositata tra una quindicina di giorni e conterrà una serie di indicazioni al legislatore.

Articolo del Sole 24 Ore del 26 gennaio 2017