Il numero di iPhone che Apple ha venduto nei tre mesi dopo Natale è proporzionalmente diminuito dal 2011. Il calo potrebbe essere il risultato di una maggiore anticipazione: sempre più persone scelgono di acquistare lo smartphone nei tre mesi dopo il lancio a settembre o potrebbe riflettere un minore entusiasmo dei consumatori per lo smartphone. Per avere una risposta bisognerà aspettare martedì 31 gennaio quando Apple comunicherà i risultati del primo trimestre fiscale 2017 (l’anno fiscale di Apple è terminato il 24 settembre). L’azienda a ottobre ha annunciato un fatturato trimestrale di 46,9 miliardi di dollari e un utile netto trimestrale di 9 miliardi di dollari, pari a 1,67 dollari per azione diluita. Nel quarto trimestre il fatturato annuo di Apple è diminuito rispetto al 2015 passando da 233,7 miliardi di di dollari ai 217 di quest’anno fiscale. Questo calo del 9 per cento segna il primo calo del giro d’affari di Cupertino a partire dal 2001, in gran parte a causa del continuo calo delle vendite di iPhone (-5% a/a). Anche per questo questa trimestrale è più importante delle altre, perché potrebbe segnare la ripresa della crescita dei ricavi per Apple. E non solo.
Il driver principale dietro il successo di Apple nel corso degli ultimi anni è stato il iPhone che rappresenta il 60 per cento delle entrate della società e, probabilmente, una ancora più alta percentuale dei suoi profitti. Come mostra l’infografica di Statista.com nel primo trimestre del 2016 sono stati venduti 74,7 milioni di iPhone. Secondo le previsioni degli analisti raccolte da Bloomberg , le vendite di iPhone negli ultimi tre mesi potrebbe battere quelle dell’anno precedente. Se Apple dovesse segnare un picco di vendite a 76 milioni di unità come suggeriscono le stime degli analisti, ci troveremmo di fronte a un nuovo record in termini di vendite di iPhone trimestrali e alla dimostrazione che il business iPhone è ancora la gallina d’oro di Cupertino
@lucatremolada