Secondo le ultime previsioni economiche della Commissione europea pubblicate ieri (13 febbraio), l’economia italiana rimane lenta e fragile. L’esecutivo comunitario prevede una crescita dello 0,9% nel 2017 e dell’1,1% nel 2018. Sono le stime più basse di tutta l’Unione.
Le nuove previsioni di crescita sono più o meno in linea con le stime comunitarie dell’autunno scorso. In novembre, la Commissione prevedeva un’espansione dell’economia dello 0,9% nel 2017 e dell’1,0% nel 2018. Nello stesso periodo Bruxelles dava il debito al 133,1% nei due anni. Le nuove stime rivedono in lieve peggioramento questi dati: l’esecutivo comunitario si aspetta infatti un debito al 133,3% del Pil nel 2017 e al 133,2% del Pil nel 2018.
Resta delicata la questione delle finanze pubbliche. La Commissione deve decidere sulla base delle scelte politiche del governo italiano se aprire o meno una procedura per debito eccessivo.
Sul fronte della congiuntura, la Commissione è dell’avviso che l’occupazione in Italia continuerà a crescere, ma non in termini di nuovi occupati, quanto di incremento delle ore lavorate. In questo senso, nel futuro prevedibile, la disoccupazione dovrebbe rimanere sopra all’11%. Allargando lo sguardo alla zona euro, la Ue ha rivisto al rialzo la crescita economica, che dovrebbe essere dell’1,6% nel 2017 – +0,1% dalla previsione dell’autunno – e dell’1,8% nel 2018.