Ogni anno lo spreco domestico costa nel mondo 550 miliardi e ai soli italiani 8,7 miliardi. «Il doppio di quanto è costata l’abolizione dell’Imu», commenta Antonio Segrè, direttore del dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna. Secondo dati Fao a livello mondiale si sprecano 1,3 milioni di tonnellate di alimenti, circa un terzo della produzione totale di cibo destinato al consumo umano. In Europa il dato si declina in 180 chili di cibo sprecato pro capite (108 in Italia).
Lo spreco di cibo è diventato un problema endemico, specialmente nei Paesi industrializzati. Questo tendenza porta ad un enorme consumo di suolo e ad un grande inquinamento atmosferico. Per fortuna negli ultimi anni la società è più sensibile alla tematica, ma molto va migliorato nella gestione domestica. Semplicemente, cominciamo ad effettuare una spesa attenta ed oculata al supermercato, cucinare porzioni più piccole e disporre i prodotti in dispensa secondo la data di scadenza. Vediamo insieme i numeri dello spreco e alcuni consigli di comportamento.
Tratto da Il Sole 24 ORE, martedì 5 Novembre 2013
Il cibo sprecato? Uno scandalo insostenibile