Le famiglie di fatto stanno per fare un altro passo di avvicinamento a quelle formate intorno a un matrimonio. Da venerdì 7 febbraio, infatti, sarà completa l’equiparazione tra i figli di genitori sposati e i nati da unioni “libere”. È l’effetto dell’entrata in vigore del decreto legislativo 154 del 2013, con cui il Governo ha attuato la delega a riformare le regole sulla filiazione approvata dalla legge 219 del 2012.
In un momento in cui le unioni “di fatto” aumentano e diminuiscono quelle “di diritto”, l’abolizione di differenze fra figli naturali e legittimi contribuisce ad annullare il divario tra queste diverse strutture familiari.
Secondo l’Istat dal 2005 al 2012 le nozze celebrate sono passate da quasi 250mila a meno di 210milam diminuendo così del 16%. Di contro crescono invece le libere unioni che nel 2011 erano quasi un milione.
Alcuni diritti restano preclusi alle coppie di fatto, per esempio quelli riguardanti eredità, reversibilità delle pensioni ed assistenza del compagno in caso di malattia. Tuttavia in altri aspetti la giurisprudenza è intervenuta a colmare il vuoto normativo.
Da Il Sole 24 ORE, lunedì 3 febbraio 2014 p.23
Unioni di fatto più vicine ai matrimoni