Più 46 per cento in un semestre. Nel suo ultimo rapporto di trasparenza Twitter torna a fornire le statistiche sulle domande dei governi nazionali su specifiche informazioni degli utenti. Nel caso del sito di microblogging le richieste riguardano perlopiù l’indirizzo e-mail e quello Ip, ovvero la posta elettronica e il server da cui twittano. Tra gennaio e giugno di quest’anno, le richieste sono state poco più di duemila da parte di 54 Paesi.Le richieste di rimozione dei contenuti sono modeste, il 14,6%, quantomeno rispetto alla seconda metà del 2013 ma rispetto a un fa sono sestuplicate. Colpevole, anzi il responsabile di questo boom è la Turchia
L’articolo su Nova24Tech
I primi a diffondere i dati sulle richieste di dati degli utenti da parte delle autorità pubbliche: sono stati quelli di Google che hanno iniziato nel 2012. Il Transparency Report è una lente d’ingrandimento per capire l’evoluzione nelle singole nazioni monitorate. Inoltre, sono tiene traccia anche delle domande per rimuovere informazioni pubblicate su internet e dei motivi
Come scrivono nel loro sito: “Le amministrazioni pubbliche chiedono alle aziende di rimuovere o esaminare contenuti per svariati motivi. Ad esempio, alcune rimozioni di contenuti vengono richieste a causa di accuse di diffamazione, mentre altre sono dovute ad accuse secondo le quali i contenuti violerebbero leggi locali che vietano l’incitamento all’odio o i contenuti per adulti. Le leggi che regolano questi aspetti variano da Paese a Paese e le richieste riflettono il contesto giuridico di una data giurisdizione. Ci auguriamo che questo strumento sia utile nelle discussioni sull’ambito e sull’ente appropriati delle richieste delle amministrazioni pubbliche“.
Per ogni Paese pubblicano inoltre una sorta di “commentino”. Nel caso dell’Italia l’osservazione recita:
- Abbiamo ricevuto da un’autorità incaricata dell’applicazione della legge un’ingiunzione un decreto del tribunale rivolta rivolto a una terza parte che imponeva la rimozione di 11 blog ritenuti diffamatori nei confronti di un medico locale perché lo associavano alla morte controversa di un paziente. Abbiamo rimosso dal dominio blogspot.it nove blog che a nostro parere rientravano nell’ambito dell’ingiunzione del decreto.
Anche Facebook, dopo il fattaccio delle intercettazioni da parte dell’Nsa, ha pubblicato il suo primo rapporto sulle richieste di accesso al materiale degli utenti da parte degli enti governativi. Ecco le informazioni che contiene.
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Quali Paesi hanno chiesto a Facebook informazioni sui nostri utenti
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Il numero di richieste ricevute da ogni Paese
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Il numero di utenti o di account utenti specificati nelle richieste
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La percentuale di richieste per le quali, secondo la legge, dobbiamo divulgare almeno alcuni dati
Il report si riferisce ai primi 6 mesi del 2013, fino al 30 giugno.
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