La moneta unica non ha fatto crescere l’interesse reciproco dei media nazionali tra i Paesi UE che adottano l’euro. A dirlo è una ricerca dell’Università di Milano-Bicocca, pubblicata sul Journal of Common Market Studies (“The Gravity of Foreign News Coverage in the EU: Does the Euro Matter?”, DOI: 10.1111/jcms.12182). La ricerca ha analizzato l’effetto della moneta unica sulle citazioni reciproche fra i paesi che hanno adottato l’euro.
I Paesi ai quali l’Italia è maggiormente interessata, stando agli articoli pubblicati nel periodo analizzato, sono Francia (4,2 per cento), Germania (3,2 per cento), Regno Unito (2,35 per cento) e Spagna (2,06 per cento). Di contro, è scarso l’interesse del nostro Paese per quello che succede in Slovacchia (0,16 per cento), Lituania (0,14 per cento), Malta (0,11 per cento), Lettonia (0,11 per cento) e Cipro (0,09 per cento).
Mentre i Paesi che si occupano maggiormente dell’Italia, che dedicano cioè più articoli all’Italia rispetto a quelli usciti, sono Malta (10,22 per cento), Slovenia (5,33 per cento), Lussemburgo (4,8 per cento), Romania (4,42 per cento), Irlanda (4,4 per cento), Gran Bretagna (4,33 per cento) e Bulgaria (4,32 per cento). Gli Stati meno interessati al nostro Paese sono Portogallo (1,97 per cento), Svezia (1,78 per cento), Estonia (1,66 per cento), Danimarca (1,37 per cento) e Ungheria (1,37 per cento).
Chi è interessato a chi
Alcune nazioni si interessano in modo particolare a determinati Paesi: è il caso di Cipro estremamente attenta ai fatti della Grecia, del Lussemburgo, interessato a Francia e Germania e dell’Irlanda, che dedica molto spazio ai fatti del Regno Unito. Mentre Lettonia, Ungheria e Slovenia mostrano un’attenzione mediatica più equilibrata nei confronti di quello che accade negli altri Stati UE. Ne viene fuori un grafo (scarica) che ridisegna la geografia europea in base alla portata mediatica reciproca, al centro del quale ci sono Germania e poi Francia e Gran Bretagna.
La Germania, che risulta il Paese più citato dai giornalisti dell’Unione Europea con un tasso di citazione medio nei Paesi UE del 5,04 per cento) e Malta, che è invece il Paese meno citato con una media dello 0,2 per cento. Dopo la Germania, i Paesi più seguiti in assoluto dai media UE sono Francia (4,97 per cento), Regno Unito (3,41 per cento), Italia (3,27 per cento) e Spagna (2,76 per cento).
L’interesse mediatico che i giornali di uno Stato dedicano all’estero – si legge nella nota – è legato alla dimensione Paese: più il Paese è grande minore è l’interesse per quanto succede negli altri Stati. Di contro, gli elementi che fanno aumentare l’interesse dei media esteri sono la popolazione, il PIL pro capite, la vicinanza geografica, le affinità linguistiche e culturali, e particolari rapporti di natura storica, oltre ai fattori collegati alla recente crisi economica.
Lo studio, svolto da Giuseppe Vittucci Marzetti, ricercatore di Politica economica nel Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con Andrea Fracasso, ricercatore di Politica economica dell’Università di Trento, e Nicola Grassano, ricercatore presso il Joint Research Centre della Commissione Europea, ha utilizzato i dati raccolti dal gruppo di ricerca coordinato da Tommaso Grassi, che ha monitorato tra il 16 agosto e il 15 novembre 2010 148 testate europee fra quotidiani e settimanali (scarica l’elenco delle testate), analizzando quasi 2 milioni di articoli.
Qui sotto una visualizzazione dei dati realizzata con Raw, piattaforma open source sviluppata da Density Design, laboratorio di ricerca del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano