I permessi di costruire si sono ridotti di oltre la metà in sette anni: la componente dell’edilizia residenziale è scesa del 55%, mentre quella non residenziale (che pesa meno in percentuale) del 46%. Nell’ultimo anno censito dall’Istat, il 2012, il calo è stato del 17% rispetto al periodo precedente.
Le composizioni interne ai due aggregati variano in conseguenza di questa contrazione: si chiedono permessi per fabbricati residenziali sempre più piccoli e con meno alloggi: da 5.15 abitazioni per fabbricato del 2005 a 3.34 del 2012.
Le abitazioni invece, seppur di poco crescono in grandezza: si passa da un taglio medio di 73mq del 2006 a 81mq nel 2012 e anche il numero medio di stanze cresce in modo corrispondente, passando da 3.37 del 2005 a 3.53 del 2012.
Tra i nuovi fabbricati non residenziali, invece, sono quelli dell’industria e dell’artigianato produttivo a risentire maggiormente della crisi, passando dai 5628 permessi nel 2005 a soli 1838 permessi nel 2012.
Elaborazione dati con Tableau a cura di Andrea Gianotti