Dici Tasi e pensi alla prima casa, ma non è sempre così. Anzi. In un Comune su due, la nuova imposta sui servizi municipali colpisce anche i fabbricati diversi dall’abitazione principale. Di fatto, il 51,7% dei sindaci ha applicato la Tasi anche alla voce «altri immobili», con un’aliquota media dell’1,31 per mille. Il risultato è un’addizionale all’Imu che farà aumentare anche quest’anno il livello delle tasse sul mattone, almeno in quelle città che hanno sfruttato i margini di incremento concessi dalle norme nazionali.
La Tasi dunque non andrà a colpire solo l’abitazione principale ma anche case sfitte, negozi e capannoni. A Roma su un negozio-tipo di 30 metri quadrati, direttamente usato dal proprietario, l’aumento delle tasse su base annua potrebbe essere di oltre il 10%, mentre a Milano l’aumento su un bilocale non affittato sarebbe del 7% circa.
Tratto da Il Sole 24 Ore, lunedì 29 settembre 2014 p.9