Il mercato italiano dell’Ict inizia a vedere qualche flebile segnale positivo. All’orizzonte però. Molto all’orizzonte perché i numeri messi nero su bianco nel rapporto Assinform-Netconsulting per il momento sono preceduti immancabilmente dal segno meno: -3,1% nel semestre e -1,8% per la chiusura d’anno. Qui l’articolo sul Sole 24 Ore online
Entrando in dettaglio, si legge nel sito, va rilevato che il risultato con il segno meno è dovuto alla contrazione – ormai fenomeno strutturale – del fatturato dei servizi di rete Tlc (-9,2%) dovuta alla forte competitività fra operatori Tlc e al ribasso delle tariffe di terminazione tradottasi in una discesa dei prezzi a tutto vantaggio per l’utenza. Scorporata questa componente, che pesa per un terzo, il resto del mercato digitale è cresciuto complessivamente dell’1,1%. Il calo dei servizi ICT a 5079 milioni (-2,4%) è stato più che compensato dalla ripresa dei comparti dei dispositivi e sistemi (8232 milioni, + 0,7%), del software e delle soluzioni ICT (2615 milioni, + 3,2%), dell’e-content e digital advertising (3202 milioni, +6,6%).
Un dato in controtendenza è quello dei pc. Anche PC e server sono tornati a crescere (+ 6,5% in unità; -22,5% lo scorso anno), e in tutte le famiglie di prodotto (server + 14,3%, PC desktop + 4,7%, PC laptop +7,1%). Hanno frenato i tablet (-10,1%), per effetto di una prima saturazione, mentre si è confermata la progressione degli smartphone, con vendite per 1310 milioni di Euro (+ 15,4%).