L’Italia rimane in deflazione anche a settembre: -0,3% rispetto al mese precedente. E a raffreddare sempre di più i prezzi, secondo i dati dell’Istat, sono ancora l’energia, le comunicazioni e gli alimentari. A peggiorare il quadro macroeconomico ieri è arrivata anche la nota mensile Istat che prevede una nuova flessione del Pil nel terzo trimestre dell’anno, una revisione al ribasso rispetto all’intervallo di +0,2%/-0,2% della precedente stima. La causa è la contrazione del Pil nel secondo trimestre dello 0,2%.
Secondo i dati Istat l’indice nazionale dei prezzi al consumo è calato a settembre dello 0,1% su base annua. I cali congiunturali più significativi dei prezzi sono stati quelli di trasporti (-3%), ricreazione e cultura (-0,6%) e comunicazioni (-0,4%). Rispetto a un anno fa i prezzi delle comunicazioni sono calati dell’8,2%, quelli di abitazione, acqua, elettricità e combustibili del -1,2% e infine quelli di alimentari e bevande analcoliche dello -0,1%.
Tratto da Il Sole 24 Ore, mercoledì 01 ottobre 2013 p.3