È bello crederci, ma la realtà della crisi mette a dura prova anche gli assiomi più forti, come quello dell’imbattibilità dell’investimento immobiliare. Puntare sul mattone mette al riparo dalle sorprese? Se la domanda è questa, la risposta non può che essere negativa. Impiegare il proprio denaro nella casa aiuta sì a mantenere il valore dell’investimento in caso di inflazione, ma questo non significa superare allegramente le fasi negative del ciclo immmobiliare. Fase negativa, l’ultima che stiamo vivendo, che sembra essere una delle più lunghe della storia.
Secondo la ricerca di Scenari Immobiliari a Milano centro l’apprezzamento medio di un immobile acquistato nel 2004 sarebbe pari al 22,4% (tenendo conto del rendimento da affitto ), ma in periferia il ritorno complessivo sarebbe del 5,1%, affitti inclusi. La situazione non è molto diversa a Roma, dove sui dieci anni il rendimento totale è del 21% e sui cinque anni del 4%.
Tratto da Il Sole 24 Ore, giovedì 09 ottobre 2014 p.21