«Se un partito conquista oltre il 40% di voti non può che essere un partito che attrae trasversalmente tutti i gruppi sociali. Voglio dire che è molto diverso da un partito del 25% ed è questa la novità, che il Pd di Renzi è diventato un partito cosiddetto “pigliatutto”». Marco Maraffi, professore di sociologia all’Università di Milano, tra i fondatori di Itanes, ha sotto gli occhi i numeri dell’exploit del Pd renziano del maggio 2014 e li confronta con i voti del 2013, con le dovute cautele che racconteremo.
La novità di questo 40,8% è il picco di consensi arrivato dalla piccola e media borghesia, risultato dell’avvicinamento al centro-sinistra di artigiani, commercianti, imprenditori e professionisti. Il Pd di renzi ha avuto l’appoggio anche di disoccupati e operai, al contrario di precari e insegnanti prevalentemente sbilanciati a sinistra.
Tratto da Il Sole 24 Ore, martedì 07 ottobre 2014 p.10