Telecamere di videosorveglianza molte, poi infrastruttura, banda larga, digitale terrestre e in fondo in fondo i laboratori i didattici multimediali nelle scuole. Guardare dentro ai fondi strutturali europei e quelli statali per la coesione che rientrano nell’agenda digitale si scopre di tutto e di più. Abbiamo analizzato i dataset aggiornati al 30 giugno di quest’anno relativi ai Fondi Strutturali 2007-2013 (17.919) Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2013 (129) Piano d’Azione Coesione (3) sul portale Opencoesione del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica del Mise. Sono monitorati finanziamenti per un ammontare di 2,6 miliardi di euro (i pagamenti sono 1,5 miliardi). Dentro c’è di tutto. Dalle azioni di infrastrutturazione e connettività a banda larga e ultralarga ai servizi a cittadini e imprese. Sono inclusi interventi quali reti e laboratori didattici multimediali nelle scuole, progetti di e-government , servizi di e-health (Centri Unici di Prenotazione sanitaria, servizi erogati tramite Tessera Sanitaria, servizi on line per reti di medici di medicina generale) e servizi di e-inclusion (cittadinanza attiva e e–participation, centri di accesso pubblico al web).
La natura dell’investimento è per larga parte (76%) l’acquisto di bene e servizi, segue la realizzazione di opere pubbliche con il 15% (le infrastrutture per intenderci), gli incentivi per le imprese (5%) e i contributi alle persone (non imprese) per il restante 3%. In tutto fanno 2,6 miliardi di finanziamenti monitorati. Di questi 2,2 riguardano l’acquisto di bene e servizi. Per semplificare ci siamo concentrati su progetti di un valore superiore ai 100mila euro (in tutto ne sono venuti fuori 1800)
Navigando l’info nella prima tabella interattiva abbiamo accorpato i progetti sotto 18 etichette mettendo insieme Pa, Portali e open data – ambiente e turismo – banda larga e telefonini – giustizia e sicurezza . sociale e immigrazione – sistemi, tecnologie e infrastrutture. Voci curiose come digitale terrestre e videosorveglianza abbiamo preferito lasciarle da sole.
Si scopre così il grosso dei finanziamenti va per progetti relativi alla banda larga (420 milioni di euro), se però ci limitiamo all’acquisto di beni e servizi i 75 milioni di finanziamento pubblico per connettere l’Italia sono una piccola cifra rispetto alle telecamerine di videosorveglianza che raccolgono 216 milioni di euro (a cui possiamo aggiungere altri 87 milioni nel campo della sicurezza). Interessanti anche i 57 milioni di euro finanziati per “migliorare” la ricezione del digitale terrestre. La scuola ne raccoglie qualcuno di più (68 milioni). Chiaramente ogni progetto ha vita propria e ha dietro una storia. Tuttavia, i fondi per l’Agenda digitale visti dall’alto possono suggerire priorità (e gerarchie) del tutto inaspettate. Ecco perché nella terza Info abbiamo voluto elencare i ritardi nell’avvio e nell’esecuzione dei progetti finanziati. Anche per dare una reale prospettiva.
Ndr. quando scriviamo “finanziamento privato” intendiamo quei progetti che vedono la presenza di finanziamenti pubblici e privati insieme.