I lubrificanti usati inquinano: si sa, ma troppe persone lo dimenticano con facilità. Come fare in modo da non inquinare, e da usare meno risorse? Rigenerando gli oli usati per ottenere nuovo lubrificante. Su questi due assunti in apparenza semplici 30 anni fa fu costituito il Consorzio obbligatorio oli usati (Coou), il quale ha raccolto e riciclato circa 5 milioni di tonnellate di lubrificanti sporchi, ottenendo olio nuovo pari a 2,5 milioni di tonnellate. In questo modo l’Italia ha “guadagnato” circa 3 miliardi di euro, fra il valore delle basi petrolifere che l’Italia non ha dovuto importare e il valore delle attività economiche di raccolta e rigenerazione.
Nel solo 2013, con un prezzo medio del greggio di quasi 110 dollari a barile, le imprese di rigenerazione hanno consentito un risparmio sulle importazioni di oltre 90 milioni. In 30 anni, il consorzio Coou ha evitato l’importazione di quasi 34 milioni di barili di petrolio con un risparmio economico di 1.350 milioni di euro, mentre, con la sola ditribuzione, ha generato una ricchezza pari a 1.419 milioni di euro.
Tratto da Il Sole 24 Ore, lunedì 03 novembre 2014 p.22-23
