Mentre il calo del Pil rende negativo il coefficiente di rivalutazione delle pensioni di primo pilastro, quelle di secondo pilastro hanno conseguito risultati positivi negli ultimi anni, grazie anche all’andamento dei mercati finanziari che hanno reagito recuperando pienamente i cali accusato in occasione dei momenti di crisi. La Covip, commissione di vigilanza sui fondi pensione, da anni pubblica i rendimenti annui e pluriennali di ciascuna linea di gestione di tutti i fondi pensione autorizzati: fondi negoziali, fondi aperti e piani individuali pensionistici (Pip). In tutto 570 comparti a disposizione degli aderenti, che in questa pagina è possibile consultare analizzandone la performance delle gestioni degli ultimi anni. La performance di questi strumenti è fondamentale perché da loro dipende la possibilità di ottenere – al netto della tassazione, che il ddl di Stabilità punta a innalzare – una rivalutazione dei contributi tale da ottenere al momento del pensionamento una rendita aggiuntiva consistente e adeguata alle necessità di chi andrà in pensione con una rendita di primo pilastro che in prospettiva continuerà a calare, rispetto all’ultimo stipendio. Qui di seguito è possibile consultare l’andamento di ciascun comparto degli strumenti di previdenza complementare e, nel caso, scegliere quello più consono con le proprie esigenze e profilo di rischio.