Interstellar di Christopher Nolan non si discute. Ci tenevo a sottolinearlo. Ma sappiamo bene tutti che sono altri i film campioni di incassi. Avvicinandoci alle feste, per entrare mestamente ma con fiducia nel clima natalizio, ci siamo presi la briga di raccogliere i dati del botteghino di dicembre degli ultimi sette anni circa (dal 2007 al 2013, per la precisione). E sulla base degli spettatori calcolati da Audimovie abbiamo stilato la classicissima top ten. I risultati non sono confortanti a meno di non essere appassionati di lungometraggi di animazione come Madagascar o Frozen. Ma colpisce nei primissimi posti la presenza della parola Natale nel titolo. Praticamente quasi tutti gli anni il primo posto se lo contendono classici cinepanettoni. In termini assoluti Natale in crociera ha raccolto 3 milioni di spettatori. Madagascar 2 si ferma a 2,8 milioni e Natale a Rio due e sette. Il tema è vecchio e ampiamente dibattuto. Sul cinema occorre essere laici.
La fine del cinepanettone?
Solo a partire dal 2011 assistiamo a un leggero cambiamento di equilibrio, potremmo definirla una “perturbazione nella Forza”, per citare Guerre Stellari. Entrano di prepotenza nei primi posti le megaproduzioni di Hollywood (Lo Hobbit, Hunger Games, ecc). Di per sè la parola Natale nel titolo non è sinonimo di nulla di particolare. A scanso di equivoci per avere una misura della qualità non bisogna mai soffermarsi sul titolo ma guardare attori, sceneggiatura e regia. Natale è quindi solo una spia luminosa come un addobbo natalizio per segnalare agli spettatori che lo spettacolo è adatto a tutti e che si ride.
La classifica della major
Chi ride sicuramente sotto le feste e Medusa Film che a dicembre ha prodotto 16 film che hanno visto 17milioni di persone. Segue Filmauro (quelli di Natale in crociera) con solo 5 film e ben 12 milioni di spettatori (un record). Seguono poi Warner, Disney e Universal con percentuali non molto distanti.
Tutto questo probabilmente è destinato a cambiare? I conti le faremo dopo le feste.
Fonte: Audimovie. Dataviz: Andrea Gianotti.