Sono 153 i tavoli di crisi aperti al ministero dello Sviluppo economico a tutto novembre 2014. Rispetto alle precedenti rilevazioni, il dato appare leggermente cresciuto: a fine anno scorso i dossier erano infatti 147. Ma i numeri in questione vanno comunque analizzati con cautela: al Mise risultano formalmente ancora attivi – a scopo di monitoraggio – 40 tavoli che da febbraio a oggi sono culminati in accordi con i sindacati. Sono invece 19 i nuovi dossier che, più o meno nello stesso periodo, hanno fatto il loro debutto sui tavoli ministeriali. Di grande interesse, in ogni caso, la “geografia” della crisi. Dai dati di via Molise si evince per esempio che la regione interessata dal maggior numero di vertenze è la Lombardia (33), davanti a Lazio (25), Campania (21) e Veneto (20). A livello delle singole macroaree, comanda il Sud interessato da 61 tavoli, poi il Centro (54), Nordovest (51), Nordest (41) e Isole (17). Tra i settori la leadership è dell’Ict con 13 crisi, in sorpasso rispetto ad automotive (11), edilizia e chimica (entrambe a dieci). (Testo di Francesco Prisco)
