Posto che molto cambierà con l’introduzione dell’Agenda digitale. In particolare per quanto concerne le misure connesse con l’identità digitale. Posto che c’è da compiere ancora qualche passo legislativo per ridurre davvero il consumo di carta negli enti locali. E’ lecito domandarsi: come si stanno preparando le amministrazioni pubbliche alla digitalizzazione. Di più. quante hanno messo in agenda il rispetto per l’ambiente. E per usare una espressione meno aulica, hanno messo “a terra” una gestione eco-compatibile delle risme? Istat ha analizzato 81 su 116 i capoluoghi che al 31 dicembre 2013 hanno aderito al Patto dei sindaci, (impegnandosi a ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 20% entro il 2020). Uno dei focus è stato quello legato al consumo di carta. Il disegno generale è invece quello di capire quali e quanti Comuni stanno mettendo in pratica politiche di gestione rispettose dell’ambiente.
Leggendo il documento di Istat si evince che 33 città hanno effettuato i così detti “acquisti verdi”, con applicazione di almeno un Criterio ambientale minimo (CAM) per tutte le forniture di beni o servizi normati dal Ministero dell’ambiente; sono 25 i capoluoghi che non hanno applicato CAM per acquisti nel 2013.
Ma veniamo alla carta. A fronte di un aumento (+6,4% rispetto al 2012) della carta acquistata dal complesso delle amministrazioni, diminuisce invece sia la quota di risme di carta riciclata (-4,5 punti percentuali) sia quella di tipo eco-compatibile
(di circa un punto percentuale).
Nell’info bisogna tenere conto che il calcolo è compiuto sulle transazioni. E quindi non tiene conto degli stock. Questo potrebbe spiegare il dato basso di Roma, spiegano all’Istat. In ogni caso osservando la cartina dall’alto è abbastanza chiaro dove si sta incominciando a mettere mano e dove invece si è ancora molto indietro. In particolare nell’ultima info che registra chi ha iniziato a consumare meno e chi no, il colore verde è davvero a macchia di leopardo, un po’ dappertutto. Non c’è insomma un Nord e Sud in contrapposizione. Difficile anche trovare un disegno che unisca i Comuni che usano carta riciclata o quelli che continuano a usare blocchi non eco-compatibili. Visti dall’alto questi pallini indicano un caos difficile da ridurre con logiche di bilancio o territoriali.
TESTO
Fonte: Istat. Dataviz: Andrea Gianotti.
