Più 0,1%. Evviva! Il senso della crisi è forse qui, nel doversi entusiasmare per uno zero virgola di aumento della produzione industriale su base annua, che pure non basta a riportare in terreno positivo il bilancio 2014, terzo anno consecutivo a chiudersi in rosso. Mini-rimbalzo a dicembre che sul grafico è appena un’increspatura e che pure è giusto salutare con favore. Non solo perché si tratta del primo rialzo tendenziale dallo scorso giugno, il valore più alto da allora se il confronto è con il mese precedente (+0,4%), ma soprattutto perché si inserisce in una fase in cui altri fattori di spinta esogeni potrebbero sostenere l’output delle imprese. Euro debole e petrolio low-cost, osserva il centro studi Confindustria, dispiegheranno pienamente nei prossimi mesi il proprio effetto espansivo, con numeri che comunque nel 2015 già sono positivi: +0,2% per l’output a gennaio, +0,6% la crescita acquisita nel primo trimestre. Un quadro favorevole dunque, su cui tuttavia resta la duplice incertezza rappresentata da Russia e Grecia.
L’infografica mostra come, tra i settori, la performance migliore di Dicembre 2014 spetti ai mezzi di trasporto (+14,7%), mentre la peggiore è quella delle apparecchiature elettriche (-10,3%). Dal 2007 al 2014 la produzione potenziale manifatturiera in Italia è diminuita del 17,7% a fronte del calo medio nei paesi dell’area Euro di -5,5%.
Il Sole 24 ORE del 11 Febbraio 2015, pagina 9.