Il blocco dei trasporti tra navi e Tir mette in ginocchio l’Ilva. A oggi nel gruppo sono stoccate, pronte per la consegna, 500mila tonnellate di prodotti di cui 200mila a Taranto. Controvalore, circa 250 milioni di euro.
Questo stop si aggiunge al Tubificio 2 e al Treno nastri 1, fermi da settimane, mentre il Tubificio 1 marcia con un passo ridottissimo. Comune la causa: non ci sono ordini da lavorare.
I tagli alla produzione Ilva, il maggiore stabilimento siderurgico europeo, si riflette nella mappa che mostra la produzione globale di acciaio e che pone l’Italia al decimo posto, seguita da Francia e Regno e Unito e preceduta dal Brasile. Niente a che vedere con le 822 milioni di tonnellate di acciaio prodotte dalla Cina, al primo posto nel mondo, seguita dal Giappone che ne produce 110 milioni di tonnellate.
Da Il Sole 24 ORE del 17 febbraio 2015, pagina 9.
