Il governo spagnolo insiste sulla riduzione della tasse sul lavoro. Con due obiettivi, come ha spiegato il premier Mariano Rajoy in Parlamento: «Sostenere la creazione di nuovi posti nelle imprese e allo stesso tempo ridurre la precarietà favorendo i contratti a tempo indeterminato».
Uno dei punti cardine della ripresa economica spagnola è la lotta alla disoccupazione, essendo uno dei problemi più gravi del Paese che ha visto un tasso del 24,3% nel 2014, uno dei più alti d’Europa. La Commissione europea prevede, però, forti miglioramenti nei prossimi tempi e una decrescita di circa due punti percentuali per anno, arrivando al 20,7% nel 2016.
Intanto il Pil spagnolo cresce: dopo il crollo del 2012, la ripresa è stata costante, soprattutto nel 2014, quando ha raggiunto una variazione dell’1,5% rispetto al -1% dell’anno precedente e si prevede un incremento del 2,4% nel 2015 e del 2,5% nel 2016.
Da Il Sole 24 ORE del 26 febbraio 2015, pagina 2.
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