La Banca centrale europea riprenderà i normali finanziamenti alle banche greche solo quando il Governo avrà dimostrato di rispettare gli impegni presi nel programma concordato con i creditori internazionali. Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha anche chiuso la porta alla possibilità che l’istituto di Francoforte autorizzi maggiori emissioni di buoni del Tesoro di Atene, la via che il Governo Tsipras contava di battere per ottenere un po’ di respiro, in quanto viola il divieto, imposto dai Trattati europei, di finanziamento monetario.
Sullo sfondo del dibattito tra Bce e Governo greco, vediamo l’attuale quadro macroeconomico e finanziario di Atene. Il primo grafico mostra la crescita del Pil che ha chiuso in negativo l’ultimo trimestre del 2014, dopo essere però aumentato durante tutto l’anno, con variazioni percentuali positive rispetto ai picchi di decrescita del trimestre 2010-2012.
L’inflazione, aumentata quasi del 6% nel 2010 in relazione all’anno precedente, è progressivamente diminuita, scendo sotto lo zero dal 2013 e toccando il -2,84% nel gennaio 2015. Diminuiti anche i depositi di famiglie e imprese, mentre l’indice Pmi del settore manifatturiero mostra forti cali tra il 2009 e il 2012, seguiti da una ripresa consistente a partire dal 2013 ed una lieve decrescita nell’anno corrente.
Da Il Sole 24 ORE del 6 Marzo 2015.
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