Sono poco più di 600mila le società estinte negli ultimi cinque anni, che potranno finire nel mirino del fisco per debiti tributari e contributivi non pagati. È il risultato dell’interpretazione restrittiva delle Entrate, che estende anche al passato la possibilità di fare i controlli sulle aziende cancellate dal registro delle imprese.
Secondo i dati di InfoCamere tra il 2010 e il 2014 sono state cancellate 607mila società dal registro delle imprese. Di queste, solo 120mila hanno chiuso i battenti lo scorso anno, ma i controlli sulle aziende si estende anche al passato, perciò anche alle 480mila attività chiuse dal 2010 tra società di capitale (260mila), società di persone (286mila) e altre forme, come cooperative e consorzi (60mila). Osservando i settori a più alta densità di imprese in perdita sistematica, si nota che il settore immobiliare ha la percentuale maggiore di società a rischio sul totale (5,6%), seguito da alle attività finanziarie e assicurative (5,1%) e dalle costruzioni (4,5%).
Da Il Sole 24 ORE del 23 marzo 2015, pagina 2.
