Con la pubblicazione dell’accordo tra Abi e ministeri è stato aggiunto un altro tassello per consentire ai lavoratori di incassare il Tfr mese per mese. Però l’opzione non è ancora operativa in quanto dovranno essere completati ulteriori passaggi amministrativi e chiariti diversi punti, sia per le aziende con meno di 50 dipendenti che sceglieranno di ricorrere al finanziamento assistito, sia per quelle che utilizzeranno (per obbligo o per scelta) le proprie finanze.
La prima fase del percorso per erogare il Tfr in busta paga è la raccolta delle istanze dei dipendenti da parte dell’azienda che dovrà attendere ulteriori istruzioni operative dall’Inps. Se non si ricorre al finanziamento assistito si otterrà la liquidazione mensile sotto forma di Quir (Quota integrativa della retribuzione). Se si sceglie di utilizzare lo strumento del finanziamento assistito, invece, l’Abi (Associazione bancaria italiana) dovrà pubblicare e diffondere sul sito i contenuti dell’accordo, successivamente l’Inps entrerà in contatto con gli istituti di credito per comunicare le informazioni per l’erogazione del finanziamento e si firmerà il contratto.
Da Il Sole 24 ORE del 26 marzo 2015, pagina 5.
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