Se avrà successo a Scampia nessuno poi potrà dire che non funziona. E il social impact bond uscirà dall’alveo degli addetti ai lavori della finanza per essere percepito come strumento utile per l’innovazione sociale. In pratica «attraverso il sociale si realizza un obiettivo economico, con un risparmio di un milione di euro l’anno per l’amministrazione locale», ha spiegato Marco Morganti, ad di Banca Prossima (gruppo Intesa Sanpaolo) nell’ambito del convegno «Finanza a impatto sociale», organizzato da Fondazione Sodalitas.
Secondo l’ISTAT le aree potenziali per gli investimenti a impatto sociale sono salute, disabilità, famiglia, housing ed esclusione sociale, per cui è prevista una spesa sociale sostenuta dallo stato di 165 miliardi di euro. Oltre all’autofinanziamento, gli investimenti per l’economia sociale saranno principalmente ad opera delle banche nei confronti di cooperative (24 miliardi di euro) e di enti no profit (12,4 miliardi di euro). Secondo le stime il mercato potenziale dell’impact investing per il 2020 sarà di 2,8 miliardi, mercato che in Europa vale 20 miliardi di euro.
Da Il Sole 24 ORE del 29 marzo 2015, pagine 10 e 12.
