Benché fra i banchi di scuola, i dati relativi a ragazze e ragazzi differiscano anche in modo vistoso per quanto concerne atteggiamento, approccio e rendimento, la nuova generazione è ormai compattamente nativa digitale, un aspetto che si riverbera su tutto il comparto scolastico. Oltre all’ambiente e al vissuto famigliare, sono comportamenti e passatempi extrascolastici ad avere grande influsso nella formazione, ha appurato l’Ocse.
Le nuove generazioni dedicano in media mezz’ora al giorno ai compiti scritti (in Italia un’ora), mentre trascorrono su internet circa tre ore al giorno (più tempo nel fine settimana). In generale i ragazzi utilizzano internet più tempo rispetto alle ragazze, fatta eccezione per i social network, a cui accede ogni giorno il 55,7% delle femmine, contro il 46,7% dei maschi. Il computer è molto utilizzato quotidianamente anche per il divertimento e la chat online e risulta che i nativi digitali siano più diffusi nei Paesi del Nord Europa: 51% in Finlandia, 52% in Norvegia e 55% in Svezia. Lo Stato con la percentuale più alta, però, è Israele (55,7%) mentre l’Italia, col 25%, resta bassa rispetto alla media Ocse del 32,7%. Giappone e Grecia sono i Paesi col minor tasso di nativi digitali (13% e 14%), mentre in Cina i giovani trascorrono sui libri di scuola dalle 13 alle 14 ore a settimana.
Da Il Sole 24 ORE del 5 aprile 2015, pagine 10 e 11.
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