Mentre il Working group dei vice ministri delle Finanze dell’Eurogruppo, riunito per esaminare la lista di riforme greche, finiva i lavori senza risultati concreti a Bruxelles, il premier greco, Alexis Tsipras, da Mosca cercava di rompere il fronte europeo del gas aprendo la strada alla partecipazione della Grecia a una pipeline russo-turca dopo lo stop al progetto South Stream nel Mar Nero.
Gli scambi commerciali tra Atene e Mosca sono sempre stati intensi dal 2008, soprattutto per quanto riguarda le importazioni di petrolio e gas naturale russi da parte della Grecia. Fatta eccezione per il calo nel 2009, le importazioni greche sono cresciute fino a toccare il valore di 6,6 miliardi di euro nel 2013, mentre l’export è valso 406 milioni. Le principali merci greche esportate in Russia nel primo semestre del 2014 sono state fragole (28,5 milioni di euro), pesche, ciliegie e albicocche (22,1 milioni di euro), seguite dal prodotti di pelletteria. Il prodotto principale importato dalla Russia, invece, è stato il petrolio (1,3 miliardi di euro), seguito da olii di petrolio e sostanze bituminose e gas naturale.
Da Il Sole 24 ORE del 9 aprile 2015, pagina 7.
