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Riforma del lavoro: stanziati 16 milioni per stabilizzare le collaborazioni a progetto

Il Governo fa retromarcia, e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, annuncia che la clausola di salvaguardia (un contributo aggiuntivo di solidarietà a carico di imprese e lavoratori autonomi per coprire l’eventuale ondata di trasformazioni di rapporti precari in stabili) inserita nel decreto legislativo di riordino dei contratti «verrà superata prima della definitiva approvazione del provvedimento».

Secondo l’ultima fotografia di fonte Inps, ammonta a 57mila la platea complessiva dei collaboratori che potrebbero essere assunti a tempo indeterminato. Di questi, 37mila potrebbero essere stabilizzati per effetto della decontribuzione prevista nella Legge di stabilità 2015; 20mila sono ulteriori collaboratori a cui è destinato il decreto legislativo sul riordino dei contratti, per cui sono stati stanziati 16 milioni di euro che diventeranno 52 milioni nel 2016, 47 nel 2017 e 37 nel 2018. Il reddito medio dei collaboratori ammonta a 19mila euro, ma chi ha un contratto a progetto percepisce un reddito di 10mila euro, come i collaboratori della Pubblica amministrazione, mentre il guadagno di un amministratore o sindaco raggiunge i 32mila euro.

Da Il Sole 24 ORE del 12 aprile 2015, pagina 3.

Ecco un confronto tra i contratti: con le tutele crescenti l’azienda risparmia.