Ogni giorno in Italia vengono scritte 21 pagine di nuovi provvedimenti normativi. Se tutti insieme (leggi, decreti legge, decreti legislativi e leggi regionali approvati nel 2014) venissero raccolti in un unico libro, il testo complessivo sarebbe composto da oltre 14,2 milioni di caratteri battuti su carta, articolati in migliaia di commi e articoli. A rappresentare la prolifica produzione normativa dei governi e delle diverse assemblee nazionali e regionali è l’ultimo Rapporto sull’attività legislativa pubblicato a marzo dalla Camera dei Deputati, elaborato nella seconda «Infodata del Lunedì» del Sole 24 Ore in edicola su carta e qui online.
Ecco quali sono le Regioni che in media ogni anno scrivono le leggi più lunghe: è il Friuli Venezia Giulia, in particolare, a scrivere i provvedimenti più lunghi (ciascuno circa 38mila caratteri battuti su carta), mentre il consiglio regionale più “breve” è quello della Basilicata.
I provvedimenti approvati possono essere più o meno lunghi: si va dai 38mila caratteri medi delle leggi in Friuli Venezia Giulia, approvate in circa 45 giorni, alle 6.200 battute (3,5 pagine, ciascuna da 1.800 caratteri) delle leggi emanate in Basilicata. Ad approvare un provvedimento le varie assemblee in media impiegano dai 21 ai 204 giorni. Il tempo recordo lo ha toccato la regione Campania, che in un anno ha approvato solamente una ventina di leggi.
A contribuire in modo diverso alla produzione normativa nazionale sono stati gli ultimi cinque Governi: in circa 15 mesi di presidenza Mario Monti ha scritto oltre 1.130 pagine di decreti legge (in tutto 41, di cui 6 decaduti), circa 330 in meno rispetto a quelle scritte dall’ultimo Governo Berlusconi che, però, ha governato per 42 mesi.