Mettiamola così l’Italia è il Paese meno giovane d’Europa: il suo tasso di popolazione sotto i 30 anni (29,2%) è il più basso di tutti i 28. La segue la Germania (30,1%), mentre i più Paesi con più giovani sono Irlanda (40,1%) e Cipro (39%). E’ quanto emerge dall’indagine ‘Cosa significa essere giovani oggi nell’Ue’, realizzata da Eurostat con dati del 2013. Se si guarda alle dieci Regioni europee con meno giovani, l’Italia ne piazza ben tre: al secondo posto c’è la Toscana (26,2%), al quarto il Friuli Venezia Giulia (25,7%) e al nono la Liguria (24,2%).
Come stanno le cose in Europa? Un terzo della popolazione In generale, in Europa la popolazione sotto i 30 anni, un tasso molto più basso rispetto alla media mondiale “considerevolmente più elevata” (52,4%). Anche il numero dei bambini è bassotto (15,7% contro il 26% a livello mondiale).
Il trend negativo, se così vogliamo definirlo è in corso da venti anni e, in base alle proiezioni di Eurostat, si toccherà la soglia del 15% tra 35 anni. Nell’Info ci siamo soffermati anche ai dati sui giovani europei che restano a casa con mamma e papà. L’argomento è un evergreen della sociologia nostrana ma più che altro è un indicatore del benessere materiale di un Paese. L’età media in cui i giovani lasciano le rispettive famiglie per andare a vivere a da soli è 26,1 anni. I più precoci sono gli svedesi (21 anni) poi i danesi e i finlandesi. Noi rasentiamo i 30 anni (29,9) e siamo seguiti da Malta, Slovacchia e Croazia (31,9) In tutti gli stati membri sono prima le donne a lasciare la famiglia, con le svedesi in testa (19,3 anni).
Fonte: Eurostat. Dataviz: Andrea Gianotti.
Qui invece una interessante infografica interattiva di Eurostat