Nel 2011, solo quattro anni fa, il 92% dei giovani arabi era convinto che la cosa migliore fosse vivere in una democrazia. L’anno dopo il 41% ha individuato nella mancanza di democrazia il più grosso ostacolo allo sviluppo del Medio Oriente. Negli ultimi tre anni qualcosa però è cambiato. Il 39% è oggi convinto che le democrazia non sia un sistema di governo in grado di funzionare nei Paesi arabi. E’ questa la sintesi più estrema della settima Asda’a Burson-Marsteller survey che è tornata a intervistare 3500 giovani arabi provenienti da 16 paesi tra cui Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Algeria, Egitto, Libia, Marocco,Tunisia, Giordania, Iraq, Libano, Palestina e Yemen. Come riassunto dal Financial Times, nonostante la Primavera araba tra i più giovani (oltre 200 milioni di giovani) sta venendo meno la fiducia nella democrazia.
La situazione è migliorata con la Primavera araba?
Nel 2012, il 72% nutriva speranza che le rivolte potessero cambiare le cose in Medio Oriente, questa percentuale tre anni dopo è scesa al 38%.
Quali sono gli ostacoli?
Il 37% di chi ha risposto al sondaggio identifica l’Isis come la minaccia più pericolosa da affrontare. Per il 32 ha parlato di terrorismo e il 29 ha individuato la disoccupazione.
Qui trovate il pdf della Survey