Sono complessivamente 42 le fondazioni che hanno oltre un terzo del patrimonio investito in banche. È scritto nero su bianco nella relazione di Alessandro Rivera, capo della direzione sistema bancario e finanziario-affari legali del ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha presentato ieri l’esito del patto siglato tra governo ed enti. Un patto che, come è noto, è volto a regolamentare la presenza delle fondazioni nel capitale delle banche per fare in modo che gli istituti non concentrino eccessivamente il proprio portafoglio.
Delle 88 fondazioni oggi operanti sul territorio, ben 42 hanno oltre un terzo del del patrimonio fissato in istituto di credito; di questi Enti, 16 sono azionisti di istituti quotati e 26 lo sono di banche non quotate. A livello di sistema, nel 2000 le fondazioni avevano un patrimonio netto contabile di 35,4 miliardi di euro, mentre nel 2013 di 40,8, comprese le perdite di 6,3 miliardi, causate dal crollo in Borsa delle banche. Per quanto riguarda la capitalizzazione del comparto bancario, questa è passata da 85,9 miliardi di euro nel 2000 a 84,4 nel 2013.
Da Il Sole 24 ORE del 23 aprile 2015, pagina 2.
