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economia

Esportazioni extra-Ue in ascesa: +44% di vendite agli Stati Uniti. Russia ancora giù

La speranza è che l’euro “bonsai” duri. Perché la sensazione resta in effetti quella di una sorta di “manna” dal cielo, condizione transitoria legata a scelte solo in parte controllabili dalla Bce. E proprio qui, nella discesa della moneta europea, si concretizza in effetti una delle «potenti spinte esterne» che fanno considerare a Confindustria ormai «innescata» la ripresa italiana.

Bilancio in crescita per l’export extra europeo, aumentato del 13,2%, soprattutto grazie agli acquisti di made in Italy da Washington, lievitati del 44,1% nel marzo 2015 rispetto a marzo 2014. Bene anche per le esportazione verso i Paesi OPEC (Medio Oriente, Nord Africa e Sud America), aumentate del 18,3%; seguono la Svizzera (+9,1%), i Paesi asiatici EDA (+8,6%) e la Turchia (+7,3%). La Russia resta tra i peggiori partner commerciali, diminuendo gli acquisti del 24%, mentre la Cina rallenta e resta stabile per quanto riguarda gli acquisti di prodotti italiani, ma rimane il miglior partner per l’import (+51,9%).

Da Il Sole 24 ORE del 24 aprile 2015, pagina 9.