Nuovi ammortizzatori al via. Da venerdì entrerà ufficialmente in scena la Naspi, il nuovo sussidio di disoccupazione, che manderà in soffitta Aspi e mini-Aspi, previste dalla legge Fornero del 2012. E se i costi a carico delle imprese sono invariati, tra i vantaggi per i lavoratori ci sono le condizioni di accesso meno restrittive e gli importi un po’ più elevati. Ma, dall’altro lato della bilancia, c’è il rischio che la durata della nuova indennità possa essere più limitata, almeno per quei lavoratori con carriere contributive frammentate.
L’esempio mette a confronto Naspi (in vigore da domani, 1° maggio 2015) e Aspi di due lavoratori con più di 55 anni e una retribuzione media di 1.900 euro al mese, ma con due storie contributive differenti.
La mappa, invece, mostra il numero di richieste di Aspi e mini-Aspi per regione nel periodo gennaio-febbraio 2015. La fotografia generale del 2014 si riferisce al periodo gennaio-novembre e indica il numero medio di domande di prestazioni, tra mobilità, Aspi (650mila circa), disoccupazione ai lavoratori sospesi e mini-Aspi (160mila), per un totale di un milione di beneficiari.
Da Il Sole 24 ORE del 27 aprile 2015, pagina 5.