È l’Italia il paese più vecchio d’Europa: la presenza di giovani under 30 (tra i 15 e i 29 anni) non solo è sotto la media, ma risulta la più bassa rispetto a tutti gli altri 27 Stati membri (circa il 15% della popolazione). L’età media è pari a 44,4 anni, preceduta solo dai 45,3 anni medi dei tedeschi, rispetto a una media europea di 41,9. A dirlo sono i dati Eurostat elaborati nella quarta «Infodata del Lunedì» proprio nella Settimana europea della gioventù che chiuderà il prossimo 10 maggio. L’identikit dei giovani europei passa attraverso una serie di indicatori che raccontano lo stato di salute, le condizioni di vita, la scolarizzazione, l’accesso al lavoro e il digital divide dei più piccoli. Tra le graduatorie statistiche selezionate, gli under 30 residenti in Italia totalizzano diversi record.
Come stanno le cose in Europa? Nell’infodata sopra ci siamo soffermati anche ai dati sui giovani europei che restano a casa con mamma e papà. L’argomento è un evergreen della sociologia nostrana ma più che altro è un indicatore del benessere materiale di un Paese. L’età media in cui i giovani lasciano le rispettive famiglie per andare a vivere a da soli è 26,1 anni. I più precoci sono gli svedesi (21 anni) poi i danesi e i finlandesi. Noi rasentiamo i 30 anni (29,9) e siamo seguiti da Malta, Slovacchia e Croazia (31,9) In tutti gli stati membri sono prima le donne a lasciare la famiglia, con le svedesi in testa (19,3 anni).
In edicola sul Sole 24 Ore di Lunedì 4 maggio la visualizzazione grafica di tutti i dati
Fonte: Eurostat