Un’impresa su dodici nell’industria alimentare italiana è legata alla produzione di paste alimentari e un’impresa su due alla produzione di pane e prodotti freschi di pasticceria. Nell’ultimo anno l’italiano medio è più goloso (+ 22,3% per la produzione di gelati in un anno), ma diminuisce il tempo da passare ai fornelli e si prediligono i cibi pronti (+24,6% per la produzione di pasti e piatti preparati).
E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano per il settore alimentare che include le bevande su dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2013 e 2014 e su dati Aida.
Il comparto agro-alimentare, anticiclico per eccellenza, anche negli anni in cui la crisi mordeva di più, è riuscito a creare lavoro.
Un settore che vale quasi 120 miliardi di euro (l’8,7% del Pil, che sale al 14% se si considera l’indotto) e copre il 14% dell’intera occupazione nazionale, con 3,3 milioni di lavoratori.
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TESTO
Fonte: Camera di Commercio di Milano. Dataviz: Andrea Gianotti.