Quella della trasformazione digitale è una non scelta: è il nuovo modo di fare banca, abilitato dall’information technology (It). Le banche lo sanno e si stanno attrezzando. Il digital banking implica nuovi modelli di business, la revisione della catena del valore, l’ingresso nell’arena competitiva di nuovi player -anche di origine non bancaria- che stanno già guadagnando quote di mercato.
Anche se l’enorme base clienti rimane il cuore del vantaggio competitivo degli incumbent, in altri ambiti questi risultano penalizzati: sono più complessi, più lenti, messi a dura prova dal perdurare della crisi finanziaria, appesantiti da sistemi “a silos”, stratificati e inefficienti.
La digitalizzazione è necessaria e offre opportunità di (ri)posizionamento. Ma quali mosse strategiche implica? Per il successo sono determinanti alcuni fattori imperniati attorno a risorse umane e informatica e a tre imperativi: cliente al centro, innovazione aperta e flessibilità organizzativa.
Cultura digitale inclusiva, mettere a fuoco l’esperienza del cliente, regole nuove per le filiali, visione di lungo e di breve termine, piattaforma it agile, ecosistema delle innovazioni aperte e team digitale inclusivo sono i fattori di successo individuati dai top manager delle 22 principali banche internazionali.
Tratto da Il Sole 24 ORE Rapporti24/Impresa del 19 maggio 2015, pagina 20.