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economia

Il lusso crescerà nel 2015 tra il 2 e il 4% a livello globale

«Le aziende del lusso tendono a usare gli stessi schemi messi a punto 10-15 anni fa e perfezionati nel corso del tempo, forti dei risultati raggiunti. In fondo, come dar loro torto? Dai 128 miliardi del 2000 il mercato è arrivato, nel 2014, a 224 miliardi, senza smettere quasi mai di crescere e negli ultimi 20 anni i marchi hanno venduto beni di lusso per oltre 3 trillioni di euro. Ma con il 2015, secondo me, entriamo in uno mondo completamente diverso e le strategie andranno profondamente riviste».
È questa la premessa e allo stesso tempo l’invito fatto da Claudia D’Arpizio di Bain&Company in occasione della presentazione dell’Osservatorio Altagamma sul mercato del lusso che si è svolto ieri a Milano. Confermate tutte le previsioni fornite nell’ottobre scorso per il 2014: «Il mercato mondiale è cresciuto rispetto al 2013 del 3% a cambi costanti ed è questo il parametro che intendiamo usare d’ora in poi: solo così possiamo capire se le vendite aumentino in termini reali e non solo grazie alle differenze valutarie», ha aggiunto D’Arpizio, partner di Bain&Company e forte di un’analisi – quella dell’Osservatorio – che nasce dalla collaborazione con un panel di 350 aziende del settore. «Per il 2015 siamo cautamente ottimisti, abbiamo chiamato lo scenario “new normal”: crescita nominale a due cifre, per via dell’euro debole, ma reale a una cifra, compresa tra il 2 e il 4% a livello globale. Una crescita frutto di strategie che non considerano più i mercati geografici, bensì analizzano i consumatori per nazionalità, ovunque essi comprino».

Il mercato del lusso, suddiviso quasi equamente tra i settori “accessori”, “profumi e cosmetici”, “orologi e gioielli” e “abbigliamento” è in continua crescita. Particolarmente florido il mercato europeo, secondo nelle previsioni di crescita solo a quello giapponese.

Tratto da Il Sole 24 ORE del 22 maggio 2015, pagina 19