Un campanello d’allarme seguito da una rassicurazione, una fonte che dà per imminente un accordo e un’altra che fredda gli entusiasmi. La crisi di Atene è da sempre caratterizzata da questi “stop and go”. E le notizie uscite in questi giorni dimostrano come il copione non sia cambiato più di tanto. E così l’allarme lanciato nei giorni scorsi da Nikos Voutsis, che ha dichiarato candidamente che Atene non rimborserà nessuna delle quattro rate del prestito con il Fmi in scadenza a giugno, ieri è stato in qualche modo attenuato dalle dichiarazioni rilasciate da una fonte anonima del governo greco alla Reuters secondo cui Atene e i creditori riuniti nel “Brussels Group” avrebbero iniziato a scrivere i dettagli tecnici di un accordo. Il testo, stando alla fonte della Reuters, non prevedrebbe tagli ai salari e alle pensione e indicherebbe un obiettivo di surplus primario più basso rispetto ai precedenti accordi.
Le borse europee hanno reagito positivamente alle notizie sul possibile accordo tra il governo greco e l’Fmi. Anche lo Spread italiano è tornato a calare portandosi a 129 punti base
Tratto da Il Sole 24 ORE del 28 maggio 2015, pagina 3